Forse non tutti sanno che gli zuccheri assunti con costanza da dolci, bibite zuccherate, brioche, barrette ecc… abbiano degli effetti poco desiderabili sul nostro cervello.
È importante sapere questi aspetti perché siamo abituati a pensare che il danno più grosso sia che fanno ingrassare ma sotto diversi punti di vista fanno anche di peggio se assunti con costanza.
A molti capita di avere quel languoriono durante il giorno, non proprio fame, e di volerlo soddisfare con qualcosa di gustoso, facile da reperire e che richieda zero preparazione.
Normalmente la scelta ricade in una queste categorie: patatine, biscotti, pizzette, brioche, tramezzini, caramelle, bibite gasate ecc… qualche volta magari siamo tentai di ordinare una bella scatola di prodotti da uno dei tanti shop di prodotti americani per provare cosa mangiano oltreoceano.
Insomma tutti prodotti pieni di zuccheri e carboidrati.
Tralasciamo l’ovvio: causano grandi picchi glicemici e fanno ingrassare, ok fin qui lo sappiamo tutti ma difficilmente ne facciamo a meno.
I principali problemi degli zuccheri sono:
- Deteriorano la memoria e l’abilità di apprendimento
- Possono rafforzare e causare ansia e depressione
- Impediscono di sentirci sazi
- Causano vere e proprie forme di dipendenza
1) Gli zuccheri deteriorano la memoria e l’abilità di apprendimento
La prima cosa è che una costante concentrazione di zuccheri porta allo sviluppo di una resistenza all’ormone dell’insulina, un ormone che è utilizzato dal nostro cervello per rafforzare le connessioni sinaptiche tra i neuroni: questo aiuta i nostri neuroni a comunicare meglio e in maniera più efficiente.
Quindi grazie all’insulina riusciamo a ragionare e ricordare meglio.
Di conseguenza, lo sviluppo di una resistenza a questo ormone porta ad un suo calo fisiologico e quindi ad un indebolimento delle connessioni sinaptiche che ci rendono più difficile ragionare e ricordare.
2) Gli zuccheri possono rafforzare e causare ansia e depressione
Questo effetto nefasto è dato dalla combinazione di due effetti che gli zuccheri hanno sul nostro corpo.
Il primo è che si verifica un crollo glicemico e picchi glicemici alti e bassi continui causato da un’assunzione periodica di quantità sbagliate di zuccheri possono portare a sbalzi umorali: dall’irritabilità, all’ansia, alla spossatezza fino a tempestivi cambi di umore.
Il secondo è che l’assunzione di zuccheri fa rilasciare al nostro cervello un neurotrasmettitore chiamato serotonina che, tra le altre cose, aiuta il nostro cervello a stabilizzare il nostro umore.
Continuare a forzare il nostro cervello a produrla, attraverso la costante assunzione di zuccheri, rischia di esaurirne le riserve limitate a disposizione del nostro organismo e quindi lasciarci senza questo regolatore naturale provocando sintomi che possono contribuire a creare o rafforzare la depressione.
3) Impediscono di sentirci sazi
Il nostro corpo utilizza gli zuccheri e i carboidrati come fonte di energia “veloce”: è anche per questo che quando ci sentiamo stanchi o senza energie tendiamo a preferire snack che ne contengano in abbondanza.
Uno dei problemi è proprio il fatto che il nostro corpo gli processa molto in fretta per ottenere quelle energie.
A questo si aggiunge il problema che gli zuccheri hanno degli effetti negativi su un’altra neurotrasmettitore: l’ossitocina che ha il compito di avvisare il nostro cervello di quando siamo sazi.
Questi due effetti combinati ci portano a non sentirci mai completamente sazi dopo aver assunto zuccheri e quindi a voler consumare qualche altro snack.
4) Causano vere e proprie forme di dipendenza
Non appena i recettori nella nostra lingua percepiscono gli zuccheri viene subito inviato un segnale al cervello che rilascia ormoni associati alla sensazione di benessere, come la dopamina.
Ovviamente stimolare questo meccanismo con una snack una volta ogni tanto non è affatto problematico ma quando inizia ad essere attivato troppo di frequente iniziano i veri problemi in quanto il nostro cervello ci induce a ricercare sempre più spesso quella sensazione di benessere.
È propio in questo momento che si instaura un meccanismo di dipendenza, non dissimile da quello causato dalla nicotina, alcool e diverse droghe.
In conclusione
È innegabile che dobbiamo diminuire il quantitativo di zuccheri che ingeriamo, sia quelli palesi come una barretta di cioccolato, sia quelli “nascosti” nei carboidrati e negli amidi.
Il nostro mondo però ci mette a disposizione ben poche scelte quando vogliamo qualcosa che sia:
✅ Che sia già pronto.
✅ Che mi tolga la fame.
✅ Che mi dia soddisfazione nel mangiarlo..
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Interessante!